Modelli di incentivazione economica delle aziende agricole, prospettive dal mercato.

Executive summary

  • I modelli di remunerazione delle aziende agricole in ambito sostenibilità solitamente rientrano in tre categorie: remunerazione del dato, della performance o delle pratiche.

  • Il focus sulle pratiche adottate sta diventando sempre più comune.

Introduzione.

Nel perseguire i propri obiettivi di sostenibilità, molte aziende hanno riconosciuto le potenzialità insite in nuove modalità di produzione dei propri ingredienti, come cereali, oli e zucchero.

La modifica delle pratiche agricole è una componente imprescindibile per ottenere riduzioni su larga scala delle emissioni.

Molte aziende agroalimentari stanno quindi lavorando su accordi di filiera che incentivano gli agricoltori ad adottare pratiche più sostenibili, come evitare il sovescio, rotazioni colturali estese nel tempo, l'uso di colture di copertura e un'ottimizzazione della applicazione di fertilizzanti e pesticidi.

Poiché tali programmi sono diventati praticamente la norma, la remunerazione degli agricoltori è diventata un tema cruciale.

Attualmente si possono trovare sul mercato vari modelli di farmer engagement. In questo articolo, esaminiamo i più comuni e mettiamo in evidenza le tendenze emergenti e le implicazioni operative.

Panoramica dei diversi modelli.

Ci sono attualmente diversi approcci comunemente adottati.

1 - Remunerazione del dato.

Ogni azienda si trova in una fase diversa del proprio percorso di sostenibilità. Per molte, prima ancora di implementare accordi di filiera, il primo obiettivo è di calcolare una cosiddetta baseline delle emissioni. 

Per fare ciò, sono necessarie le informazioni sulle pratiche agricole attualmente adottate.

Una volta in possesso di dati di prima parte ottenuti in collaborazione con le aziende agricole, i trasformatori e i brand possono prendere le distanze da medie globali predefinite e non azionabili per passare invece a calcoli basati su dati primari precisi e granulari.

Molte aziende, quindi, stanno lavorando su programmi di incentivazione mirati alla condivisione di queste informazioni.

Vale la pena sottolineare che una raccolta dati di questo tipo lungo tutta la filiera, può essere una sfida operativa. Il modo più semplice per farlo su larga scala è utilizzare un sistema digitale affidabile, come Improvin’.

2 - Remunerazione della performance.

L’accesso ai dati primari rende possibile una accurata valutazione della performance di sostenibilità della propria filiera. 

Le aziende agricole con performance eccellenti possono così essere debitamente premiate, fornendo loro e agli altri come loro, un chiaro incentivo finanziario a mantenere e continuare a investire in nuovi strumenti, tecnologie e pratiche sostenibili, creando un circolo virtuoso.

Nell’applicare questo approccio, viene solitamente allocato un budget per poi distribuirlo in base alle prestazioni sotto forma di premium. Essenzialmente, gli agricoltori vengono remunerati con un sovrapprezzo e tramite meccanismi paragonabili al “low carbon commodities trading”.

Questo modello è comune in presenza di relazioni consolidate tra industria, aziende trasformatrici e agricoltori, poiché favorisce una collaborazione stretta e un supporto continuo.

3 - Remunerazione delle pratiche.

Infine, alcune aziende stanno implementando programmi finalizzati ad incentivare l’adozione di nuove pratiche sostenibili.

Quando questi programmi vengono lanciati, il budget allocato viene spesso elargito sulla base di una logica “first come, first served” o "chi prima arriva, meglio alloggia", premiando i pionieri che per primi aderiscono.

L’incentivo può essere strutturato in due modi: sulla verifica delle attività o dei risultati. 

Nel caso della verifica delle attività, l’azienda definisce un insieme specifico di pratiche e riconosce agli agricoltori un compenso per la loro adozione anche solo di alcune di queste.

In alternativa, l’azienda cliente potrebbe richiedere, come requisito per il mantenimento di una relazione commerciale determinate attività per tutti i volumi approvvigionati, e riconoscere invece un premium agli agricoltori che soddisfano criteri più stringenti.

Infine, nel caso si valutino i risultati finali, gli agricoltori vengono incentivati in base agli output misurati delle pratiche implementate; spesso si tratta di riduzioni o rimozioni di gas serra (sequestro del carbonio nel suolo).

Modelli ricorrenti e nuove tendenze.

Con il diffondersi di diversi modelli, alcune tendenze e similitudini appaiono evidenti.

Incentivi finanziari come motori del cambiamento

Gli incentivi finanziari sono considerati un fattore cruciale per favorire il cambiamento. Molti nel settore concordano sul fatto che, senza un adeguato supporto finanziario, gli agricoltori avranno difficoltà ad adottare e sostenere nuove pratiche.

Incentivazione legata ai risultati (attesi)

Diventa sempre più comune collegare la retribuzione degli agricoltori ai risultati effettivamente riscontrati, come l'implementazione di pratiche specifiche, piuttosto che limitarsi a compensare solo per la raccolta dei dati sulla sostenibilità.

Flessibilità per gli agricoltori

I nuovi programmi sono spesso progettati con un notevole grado di flessibilità, consentendo agli agricoltori di scegliere quali pratiche implementare e quali comunicare.

Questo approccio si distingue dagli schemi più rigidi, come la certificazione biologica, in cui gli agricoltori devono soddisfare una lunga lista di requisiti per ottenere un premium dal mercato.

L'approccio granulare offre agli agricoltori la libertà di adottare le pratiche che meglio si adattano alla loro situazione, pur allineandosi agli obiettivi di sostenibilità dei clienti.

Tracciabilità e reportistica come standard

La tracciabilità basata su dati di prima parte è essenziale per la riuscita degli accordi di filiera. La maggior parte delle aziende, per questo motivo, rende la reportistica obbligatoria al fine di monitorare i progressi e i risultati.

Modelli di compensazione su misura per esigenze locali

Un’altra tendenza emergente è la personalizzazione, in collaborazione con trasformatori e partner locali, dei programmi e dei modelli di remunerazione per rispondere alle esigenze locali specifiche delle imprese agricole.

Implicazioni operative.

Indipendentemente dal fatto che l’incentivazione degli agricoltori, sia basata sulla comunicazione di dati, sulle performance, sulle pratiche adottate o sui risultati raggiunti, emergono alcune implicazioni operative evidenti.

La remunerazione è riconosciuta come un elemento chiave nei programmi di farmer engagement sostenibili ed infatti ne influenza profondamente la struttura in termini di coinvolgimento delle aziende agricole e la frequenza prevista di rendicontazione.

Di conseguenza, molte aziende vedono l’incentivazione come un punto imprescindibile nella pianificazione di nuovi programmi di sostenibilità, con l’obiettivo di generare un impatto a partire dal terreno vero e proprio.

Nel complesso, l'industria sta diventando sempre più consapevole della necessità di un'infrastruttura digitale affidabile per il lancio e il monitoraggio degli accordi di filiera, soprattutto quando si tratta di scalare questi progetti da piccoli test locali ad un contesto globale.

I progetti su larga scala richiedono sistemi digitali in grado di tracciare e quantificare le pratiche agricole implementate e i loro risultati, utilizzando dati primari in modo estensivo.

Il Sustainability Operating System di Improvin’ fornisce l'infrastruttura necessaria per il lancio di programmi di questo tipo, il monitoraggio dei risultati con dati primari, il coinvolgimento e la ricompensa degli agricoltori, oltre ovviamente alla commercializzazione dei risultati.

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